INTERNI DELLA STAZIONE

Ecco le condizioni in cui versa la stazione quattro venti a 2 anni dalla sua inaugurazione dopo anni di lavori e con una spesa complessiva per la realizzazione di questo "capolavoro" pari a 87 milioni di euro.

                

Collettivo Black-out

Posted in STAZIONE QUATTRO VENTI | Comments Off on INTERNI DELLA STAZIONE

COMUNICATO STAMPA

Conferenza stampa e Performance: giovedi 15 novembre 2007 ore 12.00

Teatro Vascello Via G. Carini 78 a Monteverde Vecchio (Roma)

La Direzione Artistica del Teatro Vascello, il Corso di Scenografia prof. A. Moneta, Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, Università di Roma “La Sapienza” e l’Associazione culturale Archabout, presentano:

Costruiamo il muro della speranza

Il Teatro Vascello rischia di chiudere per sempre. I tagli fatti a questa struttura dalle istituzioni non permettono di continuare l’attività culturale.

In queste ultime settimane è stato fatto un appello ai cittadini di Monteverde, ai romani, agli amici del teatro nel mondo, per salvare il Teatro Vascello dalla chiusura.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo importante argomento, simbolicamente si sta costruendo il “muro della speranza”, un vero muro di mattoni edificato da tutti coloro che sostengono questa iniziativa in difesa della cultura attraverso l’acquisto, la decorazione e la collocazione di singoli mattoni in una struttura in ferro collocata davanti al teatro.

Questo muro di mattoni sarà il simbolo della volontà di salvaguardare uno dei teatri più moderni ed interessanti di Roma, che rischia di diventare l’ennesimo supermercato o l’ennesimo garage.

Hanno risposto a questo appello gli studenti del Corso di Scenografia della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” -Università di Roma La Sapienza- che realizzeranno parte del “muro della speranza” attraverso una performance davanti all’ingresso del Teatro Vascello, il giorno giovedi 15 novembre alle ore 12,00, nella quale i mattoni verranno “personalizzati” dagli studenti prima e dopo la loro collocazione nella struttura.

Questo per non uccidere la speranza e difendere il futuro di chi vuole avvicinarsi al mondo del teatro anche attraverso un percorso didattico, in una Università già costellata di tagli ai propri esigui bilanci, che ci pongono agli ultimi posti in europa e che creano un danno incolmabile all’intero sistema paese.

Comprare un mattone della speranza darà anche diritto a partecipare agli spettacoli della Stagione Teatrale 2007/08 del Teatro Vascello.

Ufficio stampa:Cristina D’Aquanno (cell 3405319449), Rosanna Galliani

Info: 06 5898031 – 065881021 fax 06 5816623 www.teatrovascello.it

Come raggiungerci:

Il teatro Vascello si trova in Via G. Carini 78 a Monteverde Vecchio (Roma) sopra a Trastevere.

Con mezzi privati: Parcheggio per automobili: lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Con mezzi pubblici: autobus 75 si ferma proprio davanti al teatro Vascello e si può prendere da stazione Termini, Colosseo,

Piramide, oppure il 44, il 710 e l’871, 870.

Treno Metropolitano che si può prendere da Ostiense fermata Stazione 4 venti in Viale 4 Venti a due passi dal Teatro Vascello

Posted in TEATRO VASCELLO | Comments Off on COMUNICATO STAMPA

QUANDO MENO TE LO ASPETTI, SPUNTEREMO DAI MURETTI

Il BLACK-OUT è un collettivo di studenti e giovani di Monte Verde nato nel maggio di questo anno.
Nato all’ interno delle scuole del quartiere dalla volontà dei collettivi e di alcuni ragazzi di contrastare la vergognosa propaganda neofascista che, sfruttando il silenzio complice delle istituzioni, prova a portare le sue parole d‘odio e di intolleranza in un quartiere che è luogo di agregazione per centinaia di ragazzi. Le stesse istituzioni che si disinteressano dei nostri bisogni preferendo SPECULARE sui beni di tutti.
Un limpido esempio di questo è ciò che stà accadendo alla STAZIONE di Via dei QUATTRO VENTI costruita in tempi luinghissimi, e mai totalmente funzionante (ci ha sempre piovuto dentro).
A fronte di un servizio scadente per gli utenti della stazione e al più totale abbandono degli spazi adiacenti il comune ha previsto la costruzione di un centro commerciale e la militarizzazione attraverso l’istallazione di nuove telecamere e l’invio dell’ESERCITO.
A tutto ciò il BLACK-OUT dice NO ponendosi a difesa del quartiere, chiedendo la messa a norma della stazione e l’utilizzo pubblico degli spazi adiacenti.
Monte Verde ha bisogno di strutture sportive gratuite non di improbabili pattuglie militatri.
A Quattro Venti vogliamo lo skate park non l’ennesimo centro commerciale.
Per evitare questa enorme speculazione e mantenere la stazione come luogo di aggregazione è neccessario l‘impegno di tutt*, per questo, come abbiamo già fatto a villa pamphili, stiamo organizzando a settembre una giornata di festa nella stazione, per contrastare la fredda brama di profitto dei politicanti con la nostra musica e i nostri colori, per rispondere alle fobie del delirio securitario con la nostra socialità, per dire a chi pensava di poter agire nel silenzio sulle nostre teste
che non staremo passivi a guardare…

VOGLIAMO CHE QUATTRO VENTI SIA UNO SPAZIO PER IL QUARTIERE

VOGLIAMO CHE SIA UNO SPAZIO DEL QUARTIERE.


Collettivo Black-out

Posted in STAZIONE QUATTRO VENTI | Comments Off on QUANDO MENO TE LO ASPETTI, SPUNTEREMO DAI MURETTI

Chi sono?

"Black-out è un collettivo territoriale autorganizzato e autofinanziato da semplici pischelli che ci mettono tempo, mente ed energie! Fuori dalle logiche dei partiti, delle associazioni, delle parrocchie: dal quartiere per il quartiere. Per partecipare, per avere info, per fare due chiacchiere, per avere uno scolapasta usato contattaci a black-out@bastardi.net"Inoltre, per conoscere il collettivo, potete andare suwww.black-out.noblogs.org

Posted in COLLETTIVO BLACK-OUT | Comments Off on Chi sono?

GIOVEDI’ 4 SETTEMBRE 2008, ORE 19,00 – TEATRO VASCELLO

Ordine del giorno:

asili a casa

iniziative: progetto Piazze di Reti di Pace,

               iniziativa del collettivo Black Out,

               festa di apertura nuova stagione del Teatro Vascello

               iniziativa luoghi comuni-stazione (quando, con chi, …)

progetto per l’area della stazione 

progetto scuole

-blog

varie ed eventuali

Posted in APPUNTAMENTI | Comments Off on GIOVEDI’ 4 SETTEMBRE 2008, ORE 19,00 – TEATRO VASCELLO

SOLO LA PIAZZA CI PUO’ SALVARE

«C’è solo la piazza che ci può salvare, la piazza è l’unica salvezza (.)Perché il giudizio universale non passa per le case, le case dove noi cinascondiamo, bisogna tornare nella strada, nella piazza, per sapere, perconoscere chi siamo». Cito a memoria una canzone di Giorgio Gaber. Sono passatitanti anni, trenta, forse di più, eppure me le ricordo bene queste parole, cheora, qui, acquistano un altro significato, perché la ricerca è quella dicercare di conoscere  e poi cercare di definire il senso dei "luoghi comuni". Mipiace citare Giorgio Gaber anche perché la sua ricerca, importante, aveva alsuo interno una ribellione, che non era quella violenta e psicotica degliepigoni del ’77, era come.come dire una ribellione, con un volto femminile, cheviveva accampata, come una zingara, vicino alle nostre case, rifiutando quellecalde dimore dove si consumano tragedie senza grida. Già una ribellione con ilvolto di donna Giorgio l’aveva intuita. Nella canzone Chiedo scusa se parlo diMaria raccontava del suo malessere di militante che parlava di Vietnam, diCambogia, della dura realtà sociale di paesi sfruttati dal capitalismo, ma,poi, diceva: «però non so più parlare di Maria». Era come se avessecominciato a comprendere che, senza un’immagine femminile, la ribellione non hala possibilità di trasformare la storia umana.  Ora ricordo un’altra piazza, piazza Tiennamen, a Pechino. Sono passativent’anni. Forse pochi sanno cosa successe nelle ultime ora di occupazione dellapiazza da parte dei dissidenti. Erano ormai settimane che gli studentioccupavano la piazza e non era successo nulla di grave, forse perché leautorità erano convinte che si sarebbero stancati presto e ritornati neiranghi. Ma nell’ultimo giorno di rivolta gli studenti degli istituti d’arte,utilizzando materiali poveri come la cartapesta, eressero una statua: quandoebbero finito una figura femminile alta sei metri guardava dall’alto la piazza ei palazzi al di là dei muri della Città Proibita; quando ebbero finito lapolizia caricò la folla demolendo quella che era l’immagine della rivolta senzaodio, la ribellione dal volto di donna che non si sarebbe fermata. E ci fusangue, e ci fu morte. Troppo triste. ho un’altra immagine, la piazza antistante la cattedrale diColonia, una notte d’estate, un’enorme uomo africano percuoteva senza tregua ungrande tamburo. Le note si infrangevano sull’imponente facciata gotica dellacattedrale, rimbalzavano nel cielo notturno e poi, lentamente scivolavano giù,sul sagrato, spezzando la sacralità ormai senza senso di quel luogo. Attraversoil suono del tamburo, l’Africa irrompeva in tutta la sua carica erotica tenendoa distanza i cittadini che guardavano da lontano, come stregati, perturbati,quell’uomo venuto da lontano che stava cambiando il senso di quel luogo che, peri presenti all’evento, non avrebbe avuto più la stessa sostanza di prima: ilsagrato, il luogo dove nel medioevo venivano rappresentati gli autossacramentales ora tornava ad essere una cavea di teatro, questa volta profana,dove un essere umano, uno straniero, raccontava la sua storia: «Io sono questoe questo, il suono che risuona nella piazza, è la mia essenza» E le guglieantiche si inchinavano al suo tempo interno scandito da quelle mani forti chedavano voce al tamburo; le mura del dio monoteista erano invase ed assorbivanoil suo suono,  il suo silenzio, il suo essere musica. Intanto, la dea Mimesis,protetta dall’oscurità, ricuciva l’immagine invisibile della piazza.  Quante immagini sono contenute nelle piazze, nei teatri, nei luoghi dove ci siincontra, dove si lotta, dove ci si ribella. Penso a come cambierà l’immaginedella piazza giovedì quando porteremo le sedie in piazza. Saranno sediecolorate, diverse, estranee tra loro nella forma e nel taglio come i vestitidelle donne nelle feste in piazza. Certo questa volta udiremo meglio le nostreparole anche se, forse non è poi così necessario.il ventisei giugno c’erarumore nella sala della riunione e le parole arrivavano agli altri spezzettate,d’altronde i luoghi comuni a volte hanno questi piccoli inconvenienti. A volte,queste difficoltà fanno reagire la mente e poi ci si accorge che ciò che èrimasto sono solo le sensazioni che trasfigurano la realtà oggettiva vissuta:rimangono flash di percezioni soggettivizzate da nostro sguardo che da sensoalla realtà come la storia da senso ai luoghi.

Posted in STAZIONE QUATTRO VENTI | Comments Off on SOLO LA PIAZZA CI PUO’ SALVARE

COMUNICATO

Posted in TEATRO VASCELLO | Comments Off on COMUNICATO

GIOVEDI’ 10 LUGLIO 2008, ORE 19.00 – STAZIONE QUATTRO VENTI

A causa dell’assenza di sedute, ognuno di noi dovrà portare con sé una sedia.

Posted in APPUNTAMENTI | Comments Off on GIOVEDI’ 10 LUGLIO 2008, ORE 19.00 – STAZIONE QUATTRO VENTI

L’inabitabile

L’inabitabile (da Georges Perec, Specie di spazi)

L’inabitabile: il mare immondezzaio, le coste irte di filo spinato, la terra pelata, la terra carnaio, i mucchi di carcasse, i fiumi letamai, le città nauseabonde

L’inabitabile: l’architettura del disprezzo e della scena, la glorietta mediocre dei grattacieli e degli edifici moderni, le migliaia di sgabuzzini stipati gli uni sugli altri, la sbruffoneria micragnosa delle sedi sociali

L’inabitabile: lo striminzito, l’irrespirabile, il piccolo, il meschino, il ristretto, il calcolato al centesimo

 L’inabitabile: il rinchiuso, il vietato, l’ingabbiato, l’inchiavistellato, i muri irti di cocci di bottiglia, gli spioncini, i blindaggi

L’inabitabile: le bidonvilles, le città bidone

L’ostile, il grigio, l’anonimo, il brutto, i corridoi del metrò, i bagni pubblici, i capannoni, i parcheggi, i centri di smistamento, gli sportelli, le camere d’albergo

 le fabbriche, le caserme, le prigioni, i manicomi, gli ospizi, i licei, le corti d’assise, i cortili delle scuole

(…)

Iara

Posted in GENERALE | Comments Off on L’inabitabile

GIOVEDI’ 26 GIUGNO 2008 – ORE 19.00 – TEATRO VASCELLO

.

Posted in APPUNTAMENTI | Comments Off on GIOVEDI’ 26 GIUGNO 2008 – ORE 19.00 – TEATRO VASCELLO