L’inabitabile

L’inabitabile (da Georges Perec, Specie di spazi)

L’inabitabile: il mare immondezzaio, le coste irte di filo spinato, la terra pelata, la terra carnaio, i mucchi di carcasse, i fiumi letamai, le città nauseabonde

L’inabitabile: l’architettura del disprezzo e della scena, la glorietta mediocre dei grattacieli e degli edifici moderni, le migliaia di sgabuzzini stipati gli uni sugli altri, la sbruffoneria micragnosa delle sedi sociali

L’inabitabile: lo striminzito, l’irrespirabile, il piccolo, il meschino, il ristretto, il calcolato al centesimo

 L’inabitabile: il rinchiuso, il vietato, l’ingabbiato, l’inchiavistellato, i muri irti di cocci di bottiglia, gli spioncini, i blindaggi

L’inabitabile: le bidonvilles, le città bidone

L’ostile, il grigio, l’anonimo, il brutto, i corridoi del metrò, i bagni pubblici, i capannoni, i parcheggi, i centri di smistamento, gli sportelli, le camere d’albergo

 le fabbriche, le caserme, le prigioni, i manicomi, gli ospizi, i licei, le corti d’assise, i cortili delle scuole

(…)

Iara

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