RESOCONTO:
Progettiamo i nostri spazi
Lunedì 26 maggio nel foyer del Teatro Vascello alcuni abitanti di Monteverde si sono incontrati per dare un concreto seguito agli articoli/lettere apparsi sugli ultimi tre numeri di Quattro Passi e alle riflessioni fatte durante l’iniziativa “Piazza per la Sostenibilità e la Pace” organizzata l’11 maggio a Piazza Rosolino Pilo da Reti di Pace.
Tale incontro si poneva l’obiettivo di discutere insieme della situazione di abbandono nella quale si trova l’area della stazione Quattro Venti ma si è arrivati ad analizzare anche altre realtà del quartiere che versano in condizioni simili come il Teatro Vascello, gli alberi di Via Valla, l’edificio in ristrutturazione da mesi vicino a Porta San Pancrazio e poi anche del più ampio territorio del XVI Municipio con i casi di Massimina, il deposito comunale di Porta Portese, lo stabile che ospita(va) il Museo del Cinema a Piazza Ettore Rolli.
Per ciò che riguarda Monteverde si è discusso sul perché due luoghi, riconosciuti entrambi come centrali dagli abitanti, per la loro rilevanza come spazi di incontro e di cultura del quartiere, siano stati abbandonati dalle istituzioni e se gli abitanti debbano e, nel caso, in quale modo riappropriarsene. La risposta è stata: dobbiamo farlo con tutte le nostre forze.
Ci rediamo purtroppo conto di come lo spazio pubblico oggi non sia più il luogo della socializzazione, del gioco, dell’incontro casuale ma sia ormai stato trasformato in spazio necessario alle funzioni cardine delle auto: il parcheggio e l’attraversamento sempre più veloce del territorio che si frappone, come un ostacolo, tra il punto di partenza e quello di arrivo; e di come anche gli spazi aperti che non hanno ancora una destinazione d’uso rischiano di divenire nuovi parcheggi multipiano, supermercati o centri commerciali.
Questo è infatti il futuro che è stato paventato per il Teatro Vascello il quale anche se ancora ha deciso di tenere duro già pensa che da settembre forse non riuscirà a dar seguito, tra l’altro, al “Vascello dei piccoli”: appuntamento teatrale per i bambini (e non solo). Ed il rischio che anche l’area della stazione possa avere un destino simile ci appare realistico.
Come si nota, la categoria che più risente di questo consumo iniquo del territorio è quella dei bambini/ragazzi: persone la cui opinione viene ritenuta superflua, considerati esclusivamente come meri consumatori, clienti coccolati dal mercato che gli si impone con la raffinata pubblicità televisiva. Non hanno alcun peso decisionale e le loro esigenze/desideri non sono mai considerate lì dove le decisioni vengono prese, essi dipendono così dalle scelte degli adulti in tutto e per tutto pur avendo bisogni diversi da questi ultimi. La loro dipendenza più grande è quella che riguarda gli spostamenti quotidiani. Autonomamente possono muoversi a piedi o in bicicletta ma la strada, a causa di politiche che non considerano le esigenze delle Persone, e soprattutto dei bambini, è sempre più insicura e quindi inadatta ad essere vissuta in autonomia da questi ultimi. Il bambino non conosce più il territorio in cui abita, ne le persone che lo popolano, e il viaggio anziché un momento di conoscenza diviene un semplice e asettico spostamento in auto dal punto A al punto B. Sono gli adulti, inoltre, che vagliano le motivazioni per cui uscire di casa, gli orari in cui farlo e i luoghi da raggiungere.
Quindi ci rendiamo conto, in primo luogo, che l’amministrazione non sta svolgendo, come invece dovrebbe, il suo ruolo di controparte rispetto agli interessi privati e di garante delle esigenze della collettività e di coloro che non riescono a far sentire la propria voce nelle contrattazioni. Inoltre pensiamo che l’amministrazione sia spesso poco trasparente e di conseguenza poco aperta ad una collaborazione reale e ad uno scambio costruttivo di idee con gli abitanti.
In base a queste motivazioni le persone, che si sono incontrate al Teatro Vascello in questa occasione, hanno deciso di costituire un Coordinamento tra tutte le realtà sociali e politiche e le individualità varie di Monteverde che vorranno aderire. Tale coordinamento mira a realizzare, in primo luogo, un progetto unitario e condiviso, sia spaziale che di gestione per l’area della stazione Quattro Venti che faccia emergere in maniera chiara il volere degli abitanti e la valenza di tale spazio come luogo centrale del quartiere. In seconda istanza si vuole ragionare sul complesso del quartiere e sugli altri luoghi che rivestono un ruolo fondamentale per la vita dei suoi abitanti. Infine si vuole ragionare sulle trasformazioni che stanno interessando o interesseranno il territorio municipale a cominciare da quelle previste dal piano regolatore.
Per fare questo si provvederà a reperire tutto il materiale necessario e a renderlo visibile a tutti mettendolo su internet in un blog creato appositamente:
Il coordinamento si incontrerà ogni due settimane. Il prossimo appuntamento sarà pubblicato su tale blog e chiunque volesse è invitato a partecipare.
Coordinamento Luoghi Comuni
luoghicomuni@inventati.org